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Meryem
Condividere gioielli, gioielli che raccontano una storia accattivante e che, magicamente, permettono a ciascuno di raccontare la propria.
La mia è iniziata nel Marais, presso il negozio HOD. La collana attirò la mia attenzione e 5 minuti dopo ero la felice proprietaria di una graziosa labradorite con un riflesso bluastro.
La storia è appena iniziata.
Pochi mesi dopo questa acquisizione ho aperto la mia gioielleria con la ferma intenzione di rappresentare la gioielleria Sharing.
È il 2016 e nessun motore di ricerca mi permette di trovare un contatto.
Mi sforzo di cercare e finalmente trovo un nome: Katia Samson. La magia comincia ad accadere!
Gli mando un'e-mail alle 2 del mattino. La risposta arriva il giorno dopo, spirituale come lo spirito del gioiello.
Katia mi risponde che non sta cercando di comunicare il marchio artigianale che sta sviluppando con discrezione e aggiunge che non è un caso, se alla fine l'ho trovato è perché eravamo destinate a lavorare insieme.
La storia della condivisione di gioielli in Marocco inizia con un'energia che non posso descrivere. Hanno baraka come diciamo a casa.
Appena esposta e già venduta. I clienti lo adorano. Con gli anni sono diventati indispensabili. Raccogliamo le pietre, le stratificamo, le mescoliamo e soprattutto non le lasciamo mai per nessun motivo.
Come spiegare questo attaccamento? Le virtù delle pietre? la storia della gioielleria? La bellezza delle collane? Dove si incontrano tutti questi parametri? Una cosa è certa, le collane tibetane, come ad alcuni piace chiamarle, continuano a sedurre.
A Nais ogni arrivo porta la sua dose di belle energie, condivisione e fervore per la scelta delle pietre.
Questo è il motivo per cui amiamo condividere i gioielli e lo fanno bene per noi.